Tantissimi click o poche visite ma buone, per ottenere il giusto valore di conversione ?

In questo marasma di internet ormai mi capita di incappare in proposte commerciali di diverso tipo.

Premetto che il settore in cui opero maggiormente è al 90% turistico quindi nel momento in cui una web agency o dei freelance si improvvisano mega professionisti e raccontano frottole in giro promettendo successi con budget limitati, viene subito a galla la professionalità o meno della proposta commerciale presentata.

Oggi vorrei parlarvi di pay per click.

Mi è capitato parlando con un professionista serio del settore turistico, che spende cifre molto alte con adwords (pay per click) e parlando del più e del meno mi ha spiegato il suo punto di vista sulle conversioni che gli dovrebbero portare i singoli click.

A suo dire, investendo ad esempio €2500 su adsense dovrebbe ricevere 5000 visite perché lui ad ogni click destina 0,50 centesimi, ovviamente ci sono di conseguenza diversi aspetti statistici da prendere in considerazione per valutare il successo o meno della campagna, ricerca delle parole chiave, conversione, frequenza di rimbalzo, costo per click ecc.

Soffermiamoci sull’aspetto conversione, dove si apre un mondo sia per i professionisti del web marketing, che la suonano e la cantano come vogliono, a loro piacimento, approfittando della poca preparazione dei propri clienti, e appunto i professionisti del turismo che investono cifre ingenti ascoltando solo quello che gli viene proposto da una persona “fidata” (ormai le campagne ppc le fanno anche amici, parenti, cugini, conoscenti e quindi a volte non dei veri professionisti).

Piccola premessa proprio ieri un altro mio cliente mi chiede di analizzare le sue statistiche per valutare una campagna ppc, aveva speso €1500, ecco i suoi risultati:

dei €1500 erano stati investiti €255; visite totali 741; frequenza di rimbalzo 88,68%; costo per click €2.02 .

Io ovviamente non sapevo come giustificare la cosa, visto che lui sembrava felicissimo del risultato ottenuto e che secondo lui questo investimento aveva determinato il successo della stagione estiva 2013.

Con questo non voglio dire che tutte le campagne pay per click sono fasulle ma penso che ci sia molta gente (nel mio caso, albergatori) poco preparata per valutare i dati della campagna che gli viene proposta.

Comunque torniamo alle conversioni, tutti vogliono click, tutti parlano di pay per click, tutti sono esperti di internet e di campagne, che promettono successi, però alla fine tutti si lamentano che non convertono, cioè che non vendono le camere, in questo caso.

Tornando all’esempio del mio cliente, dopo avermi detto la sua, gli faccio la mia proposta commerciale per portare visite alle sue diverse strutture ricettive.

Gli propongo di creare da zero un portale turistico lavorando sui contenuti del sito, sull’ottimizzazione e sul posizionamento seo delle varie pagine che andremo a creare.

Il portale avrà un dominio con dentro due keyword importanti per il suo mercato, un ip dedicato e tutte le varie attenzioni che riguardano tutti gli aspetti seo.

Inoltre gli spiego che il nuovo sito sfrutterà a pieno tutto il nostro know how, esperienza, visite certe da portali e siti già presenti sul mercato turistico, azioni di marketing mirate, newsletter su clienti e database dal target mirato e solo alla fine, se è proprio necessario si procede con i pay per click.

Dopo circa mezz’ora di chiacchiere gli chiedo il budget che mi necessita per fare questo lavoro e lui rimane sconvolto perché facendo due conti approssimativi ogni mia visita o richiesta di informazioni gli sarebbe costata €5.

Ecco se volete sapere come è andata a finire, fate un piccolo respiro, ok fatto?

Bene il cliente ha firmato il contratto.

Vi chiederete come mai una persona che lavora per costo a click dovrebbe accettare una proposta come la mia?

Il motivo ve lo spiego ed è solo uno, quale?

La risposta è QUALITÀ DELLE VISITE

Sono riuscito a far capire al cliente che non sono i click di massa che fanno vendere le camere e che fanno ricevere prenotazioni ma semplicemente delle visite di qualità, ovvero quelle di gente che realmente cerca e trova quello che vuole in rete.

La necessità consiste nell’avere a disposizione canali web affermati, basati sul giusto target di riferimento, offrire un lavoro professionale con contenuti di alta qualità, che vanno a costituire il sito e per dare la possibilità a Google di premiare il lavoro svolto.

Altra cosa importante da tenere in considerazione per azioni seo ottimali, per esempio se si promuovono offerte e lastminute o contenuti specifici e si ha la fortuna di portarle in prima pagina su Google si dovrebbe procedere in questo modo: quando l’utente atterra sulla pagina deve incontrare un messaggio chiaro e semplice della proposta, trovare la possibilità di richiedere un preventivo senza uscire dalla pagina, o un numero di telefono che permetta il contatto diretto (“call to action” chiamare all’azione il visitatore per non farlo uscire dalla pagina)  ovviamente queste strategie vengono usate anche per i pay per click.

In conclusione vorrei dire che non sono contrario alle azioni di pay per click turistico ma mi rendo conto che per tante web agency è più semplice proporre questa soluzione che quella di posizionare un sito organicamente, perché comporta meno lavoro, creare delle landing page e fare uno studio delle key comporta pochissimo tempo confrontandolo con un lavoro di posizionamento organico, altra cosa è che con i pay per click spenderai e pagherai a Google a vita i tuoi risultati, per questo ha ostacolato tutti i seo inventandosi il famoso “not provided”, ovvero, la non tracciabilità delle parole chiave dentro analytics, tutto questo per accaparrarsi la pubblicità in rete.

Al contrario con un posizionamento organico del tuo sito una volta ottenute delle posizioni importanti basterà solo continuare il lavoro di link building per mantenere le chiavi di ricerca competitive in prima pagina.

La vera differenza è questa che per fare un lavoro seo spendi molto nei primi 2/3 anni per sviluppare il progetto da zero, poi man mano l’investimento scende gradualmente in base ai risultati ottenuti grazie alle strategie usate e in base alla competitività delle parole chiave, con i pay per click hai il vantaggio di decidere quando spendere comprando la presenza delle parole chiave in serp in base a quello che destini come costo per click, lo svantaggio e che a vita dovrai, in base alle visite che vuoi ricevere, pagare a Google per il traffico che ti porta (la maggior parte delle volte sono esperimenti di keyword che a volte portano successo e a volte no). Ecco uno dei miei progetti SEO di un centro medico di Rimini 

Nella seo vengono premiati i contenuti non le parole comprate quindi si presume che siano più convertibili in termini di prenotazione, sì inferiori ma più di valore.

Nel prossimo articolo vi parlerò del “not provided”, vi aspetto.

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