4 Nozioni Seo Errate

Nel corso del tempo la SEO è cambiata molto e le azioni atte a posizionare e ottimizzare un sito internet sono mutate.

Certi parametri sono sempre gli stessi, come avere contenuti originali, di qualità e soprattutto sempre aggiornati, ma le strategie, soprattutto quelle di Black Hat SEO, non funzionano più come una volta, non danno gli stessi risultati e dunque adesso bisogna trovare altri modi per scalare le SERP di Google.

Tra i tanti cambiamenti avvenuti negli anni con l’avvento dei nuovi algoritmi di Google oggi ci soffermeremo sui 4 più importanti che un tempo erano una certezza e che senza era impensabile posizionare un sito internet.

Uno dei punti che non è più come una volta riguarda il Keyword stuffing, conosciuto anche come Keyword Density, ossia il numero di volte in cui una determinata keyword, spesso quella con la quale ci vogliamo posizionare, è ripetuta all’interno del nostro sito internet. Prima bisognava avere una key density pari almeno al 4 % del totale del testo di una pagina e non superiore al 7 %; questo per evitare lo spam e per far “capire” ai motori di ricerca quale fosse l’argomento principale della suddetta.

Un altro cambiamento riguarda i link, per link si intendono i link in entrata verso il nostro sito, che possono nascere da scambi link o acquisto di link. Più link in entrata si hanno maggiori saranno le possibilità di essere alti nelle serp per una determinata query. Ma non è più così, infatti se si comprano i link da siti che non hanno niente a che fare con il nostro, il motore di ricerca se ne accorge e ci penalizza, talvolta anche con la ban dalle serp.

Troviamo il Content Spinning, un’altra, ormai obsoleta, strategia SEO che tramite uno spinning tool trovava sinonimi alle parole di un testo o di una determinata pagina e lo riscriveva cambiando ogni parola con un sinonimi, ma dando vita a post senza senso. Grazie a Panda, uno degli ultimi update di Google, i content spin sono stati rilevati e penalizzati.

Arriviamo infine alla corrispondenza tra il nostro domino e la query con la quale vogliamo essere trovati. Fino all’anno scorso Google premiava moltissimo chi aveva il dominio uguale a una determinata query e questo stava alla base della programmazione di un buon sito ottimizzato. Con i nuovi algoritmi questo elemento è preso sempre meno in considerazione e si premiano più i contenuti e il ritmo di aggiornamento del sito, più che il dominio che si fa una volta e rimane invariato per sempre.

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